Un’inedita notizia d’archivio che giunge a poche
settimane dal convegno sul pittore Filippo Jannelli programmato a Barcellona
Pozzo di Gotto (Auditorium S. Vito, domenica 7 aprile, ore 18,00),
conferenza cui prenderanno la parola gli
storici dell’arte Gioacchino Barbera ed Antonino Bilardo, oltre agli amici
Franco Biviano, Tiziana Parisi, Santo Arizzi e Andrea Italiano, quest’ultimo
presidente della Pro Loco “A. Manganaro”. Dal volume 1707/11 degli Atti dei Giurati custoditi presso l’Archivio
Storico comunale di S. Lucia del Mela emerge infatti il nominativo di un terzo
pittore Jannelli, Francesco, che si affianca così ai già noti Filippo e
Giovanni Andrea, verisimilmente parenti del Nostro, al quale nel 1706 gli
amministratori comunali luciesi commissionarono una pianta di S. Lucia,
verisimilmente un’incisione, da inserirsi, unitamente ad una parte descrittiva
sulle «prerogative antiche e moderne» della cittadina, nell’opera in corso di
pubblicazione intitolata Theatrum Siculum,
redatta a cura del giurista palermitano Giovanni Brancaccio (1643-?).
Purtroppo, malgrado ricerche eseguite anche attraverso
il sito internet del Servizio Bibliografico Nazionale, pare che l’opera del
Brancaccio - autore molto legato al Mongitore (scrisse peraltro qualche pagina
d’appendice della celebre Bibliotheca
Sicula) - non sia mai stata pubblicata, rendendo così non rintracciabile la
pianta e lo stile del pittore Francesco Jannelli, il quale merita comunque un
nuovo filone di ricerche, tanto più che potrebbe trattarsi di parente, forse un
figlio, del più noto Filippo.
Di seguito si pubblicano i due mandati di pagamento da
cui emerge l’inedita notizia d’archivio:
«Pagate a
Francesco Iannelli Pittore tarì dodeci per haveri dipinto questa Città mandata
al D.r Giovanni Brancaccio in Palermo per mandarla alle stampe ad effetto di
metterla all’opera nuova nomata Theatrum Siculum, per esservi fatti buoni nell’esito
di Vostri conti dal detto d’Iannelli ricupererete atto pubblico di confessione
in S.ta Lucia 16 luglio 1706, dico onze 0.12» (Atti dei Giurati, vol.
1707/11, f. 204 r).
«Pagate a
Francesco Oliveri onze 12, tarì 4 e grana 16 per haverli cambiato nella Città
di Palermo al D.r D. Giovanni Brancaccio cioè onze 10 per fare mettere la
Piangia di questa Città colle descrizioni delle Prerocative antiche e moderne
nella opera intitolata Theatrum Siculum quale opera si sta stampando, ed onze
una e tarì 12 date a detto di Mong.e [Mongitore?, ndr] ad effetto di dovere
consegnare due tomi di libri a Noi Giurati (…) S. Lucia 25 luglio 1706» (Atti
dei Giurati, vol. 1707/11, f. 204 v).
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